giovedì 28 aprile 2016

Do or die: abbattere i silos dei retailer


Kerry Lemos, CEO di Retail Pro, parla dell'importanza delle informazioni condivise nel retail

Nel corso dei consigli di amministrazione in tutto il mondo, ci sono alcune frasi chiave che sono spesso ripetute: accanto a 'concentrarsi sulle competenze di base' e 'assicurare i vantaggi per gli stakeholder', una delle parole d'ordine più utilizzate è 'rimozione dei silos'. E 'certamente qualcosa a cui aspirare, ma spesso può rivelarsi un obiettivo difficile da raggiungere, in particolare nelle organizzazioni con ecosistemi interni complessi.

Le cose sono diverse per i retailer, perché la rivoluzione c'è stata con la crescita dei servizi omni-canale. I nuovi servizi, le aziende partner e le competenze sono legate ai modelli operativi, il che significa che i rivenditori possono identificare i silos e iniziare a lavorare per abbatterne le mura.

Identificare i silos

La maggior parte dei retailer operano con una vasta gamma di partner, e tutti devono essere soddisfatti, dai fornitori agli azionisti. Allo stesso tempo, i retailer devono soddisfare le esigenze dei clienti con un approccio multi-canale, in negozio, online, sui social media o al telefono, e coordinare magazzini, fornitori e corrieri per garantire che i clienti ricevano il prodotto giusto al momento giusto.

La cooperazione è la chiave per il successo nel mondo omni-canale. Troppo spesso, tuttavia, gli elementi cruciali dei servizi operano in modo del tutto indipendente l'uno dall'altro. Per esempio, gli addetti del punto vendita possono essere completamente scollegati dai servizi di consegna a domicilio, e il controllo dello stock in negozio è quasi sempre scollegato dagli ordini online.

Tutto questo deve cambiare, per due motivi. Il primo è l'impatto sui servizi al cliente: più esistono disconnessioni tra le esperienze di acquisto sui diversi canali, più probabile sarà vedere i clienti frustrati voltare le spalle e andare ad acquistare altrove. Il retailer stesso deve spendere tempo e denaro per gestire e supportare ogni silo. Se da un lato è vero che avendo a disposizione solo un martello ogni problema sembra un chiodo, è altrettanto vero che se tutti i problemi sono chiodi, perché comprare diversi martelli che fanno tutti la stessa cosa?

Abbattere i muri

I retailer devono fare un passo indietro e fare il punto della struttura esistente nella loro attività. Questo processo di analisi permetterà loro di identificare quali aree dell'organizzazione sono silos, e cominciare ad agire per aprirli e condividere le informazioni tra tutte le aree del business. Se, per esempio, c'è stato un problema di filiera e nessuna t-shirt rossa è stata consegnata a un particolare negozio, questa informazione dovrebbero essere disponibile in tutta l'azienda. Se un cliente usa Twitter per chiedere all'azienda qual è il problema, l'informazione può essere condivisa per proporre una soluzione (altri negozi nella zona che hanno quell'articolo in magazzino). Dopo tutto, l'informazione è già presente all'interno, e deve solo essere resa disponibile e accessibile in tutta l'azienda.

Una efficace strategia omni-canale deve offrire ai clienti un'unica esperienza senza soluzione di continuità attraverso tutti i canali. Se uno studente vuole provare il suo abito per la laurea in un negozio, ordinare on-line con la carta di credito dei genitori e poi ritirarlo in un negozio diverso che è situato più vicino al suo campus universitario, dovrebbe essere in grado di farlo senza incontrare problemi in nessuna di queste fasi. Se le esigenze degli acquirenti non possono essere soddisfatte in un modo funzionale alla loro specifica situazione, i clienti possono sentirsi delusi, pensare di non essere importanti per quell'azienda, e decidere di completare l'acquisto altrove. Questa potrebbe essere l'ultima volta che cercano di comprare da voi, quindi è un vero e proprio momento "do or die" per il retail: una singola esperienza senza soluzione di continuità attraverso tutti i canali rappresenta il futuro.

Il MEF lancia la Call for Proposals per lo showcase dimostrativo dei servizi dedicati alla Third Network in occasione del MEF16

L'obiettivo dello showcase è dimostrare come Lifecycle Service Orchestration (LSO), Software Defined Networking (SDN), Network Functions Virtualization (NFV) e Carrier Ethernet 2.0 (CE 2.0) possono essere combinati per attivare servizi orchestrati, sicuri e dinamici per la Third Network

Il MEF ha annunciato che è ora possibile presentare le proposte per partecipare al Proof of Concept Showcase in occasione del MEF16 , che avrà luogo dal 7 al 10 novembre presso l'Hilton Baltimore Inner Harbor Hotel, a Baltimora.

Il Proof of Concept Showcase  offre un'opportunità unica per mettere sotto i riflettori i servizi e le innovazioni tecnologiche emergenti per la Third Network, ottimizzati per l'economia digitale e il mondo iper-connesso.

"Siamo entusiasti del ritmo di innovazione che stiamo osservando nel mercato di oggi e siamo impazienti di presentare i progressi più recenti durante il MEF16", ha dichiarato Nan Chen, Presidente del MEF. "I partecipanti al PoC avranno l'opportunità di dimostrare numerosi esempi di servizi capaci di incidere sulle attuali regole del mercato, in grado di fornire on-demand una esperienza di utilizzo sicura, orchestrata, con un pieno controllo dell'utente sulle funzionalità dei servizi e sulla connettività cloud. Questi servizi saranno offerti su reti sempre più automatizzate, virtualizzate e interconnesse, basate su LSO, SDN, NFV, e CE 2.0 (Carrier Ethernet 2.0)."

"Nel corso del MEF16, cerchiamo di portare l'innovazione al livello successivo, mostrando le iniziative del MEF per l'OpenLSO (Open Lifecycle Service Orchestration) in relazione alle attuali implementazioni di CE 2.0, OpenCS (Open Connectivity Services), SDN, e NFV", ha sottolineato Pascal Menezes, Chief Technology Officer del MEF, "Nel corso dell'edizione di quest'anno verranno esibiti i più recenti progetti e le aree di lavoro per evidenziare i progressi conseguiti nell'allineamento dell'ecosistema degli standard e dei player open source per guidare il progresso del settore."

La Call for Proposals è disponibile sul sito dell'evento MEF16 e le registrazioni si chiuderanno il 30 giugno. La selezione delle organizzazioni partecipanti sarà annunciata alla fine di agosto. Il MEF incoraggia un approccio di squadra tra fornitori di servizi e fornitori di soluzioni di rete.

Per ulteriori informazioni, contattare Bruno Giguere, direttore del Proof of Concept MEF Showcase, scrivendo a bruno@MEF.net   .

martedì 19 aprile 2016

Avnet offre ai rivenditori "HyperFlex Systems" di Cisco, la soluzione che semplifica l'infrastruttura iperconvergente

Avnet, Inc. (NYSE: AVT ) annuncia oggi di essere il primo distributore ad aver venduto la nuova soluzione Cisco HyperFlexT Systems ai propri partner in EMEA. Costruita sulla piattaforma di calcolo Cisco UCS (Unified Computing System), leader nel proprio campo, HyperFlex di Cisco combina elaborazione dati, archiviazione e networking in una piattaforma semplificata e di facile utilizzo per i clienti che impiegano applicazioni entreprise nei propri data center e per gli uffici remoti e le filiali.

Il portafoglio di prodotti HyperFlex di Cisco, lanciato il 1 marzo 2016, permette ad Avnet di proporre ai propri partner una infrastruttura end-to-end software-defined, dai network ai server, allo storage.

"Offrire ai partner questa nuova e innovativa soluzione in EMEA, li aiuta a sviluppare il potenziale delle infrastrutture iper-convergenti", ha dichiarato Marcus Adae, vice president EMEA per i core vendor e i technology group di Avnet Technology Solutions. "Cisco gode di una posizione unica per comprendere le sfide dei data center dei clienti grazie all'esperienza maturata in ambito converged-platforms. Il portfolio HyperFlex garantisce ai partner l'accesso ininterrotto alle migliori tecnologie di nuova generazione e semplifica la complessità del mercato storage in continua crescita."

Patrick Schmidt, managing director, data center & virtualisation EMEAR di Cisco (Europa, Medio Oriente, Africa e Russia) ha commentato: "Avnet ha una solida esperienza nel portare le soluzioni convergenti sul mercato in modo rapido ed efficace e non vediamo l'ora di proporre ai nostri rivenditori le competenze, gli skill e i programmi di training ideati da Avnet per le infrastrutture convergenti. HyperFlex offre ai clienti nuovi livelli di agilità, efficienza e adattabilità con i propri sistemi combinando storage, computing, e networking in una piattaforma semplificata e facile da usare."

Avnet e Cisco hanno in EMEA una partnership consolidata da ben sei anni e, di recente hanno esteso il loro accordo anche alla Turchia. Avnet ha ricevuto numerosi riconoscimenti per aver aiutato Cisco a incrementare con successo la sua crescita in area data center, tra cui quello di "Cisco's Global Distribution Partner of the Year" nel 2013 e 2014 e quello di "Cisco's Data Centre Distributor of the Year" in EMEA nel 2013, 2014 e 2015.

Tutti i brand e i nomi commerciali sono marchi di fabbrica o marchi registrati e sono proprietà dei rispettivi proprietari. Avnet declina ogni interesse proprietario in marchi diversi dal proprio.

martedì 5 aprile 2016

L'opinione di Avnet: Come accedere al nuovo livello dell'Internet of Things?

Miriam Murphy, vice president senior di Avnet Technology Solutions, North region, EMEA, parla della nuova fase dell'IoT e delle relative opportunità per il canale


Il mondo della tecnologia sembra prosperare sulla base del motto che "mai prima d'ora c'è stato un momento più interessante nel settore". E non c'è da chiedersi il perché, viste le così tante fasi di trasformazione avute negli ultimi 20 anni. Il nostro è un settore in continua evoluzione, anche se è difficile pensare di continuare ad assistere a ritmi simili di cambiamento anche nei prossimi 10 anni. Eppure, se si considera l'Internet of Things (IoT, Internet delle cose) e le opportunità che tale mercato aprirà, non sembra poi così difficile immaginare la prossima fase di cambiamento. Il concetto è già stato svelato, ma di cosa si tratta esattamente? Per quanto l'idea che "qualsiasi cosa che può essere connessa, verrà connessa" possa risultare un po' pesante, non possiamo tuttavia ignorare il fatto che questo concetto offrirà grandi opportunità a quanti di noi saranno pronti ad accogliere il nuovo mondo IT.

Questa nuova fase non riguarda semplicemente miglioramenti dei dispositivi personali mobile e home. L'opportunità offerta dall'IoT per la connettività aziendale è immensa. Il settore enterprise è considerato il più importante dei tre maggiori mercati dell'IoT; gli altri due sono la pubblica amministrazione e la domotica. La produttività del personale, il maggiore sfruttamento delle risorse e l'efficienza della catena di approvvigionamento sono solo alcuni dei principali vantaggi di cui potranno godere le imprese.

Dunque, cosa significa tutto questo in termini di opportunità di crescita? Dispositivi più intelligenti all'interno dell'ambiente aziendale connessi all'ecosistema dell'IoT consentono l'implementazione di soluzioni per l'analisi dei dati; tali analisi sostengono il personale a diretto contatto con il pubblico e i leader del settore a prendere decisioni in maniera più informata grazie a una maggiore accessibilità a dati strutturali e operativi. In tal senso, il mondo del lavoro ha già iniziato a sfruttare l'analisi delle informazioni dalla 'periferia' dell'infrastruttura IT aziendale, come nel caso dei sensori e dei gateway. Anche noi facciamo uso di questi elementi ogni giorno, quando controlliamo ad esempio le previsioni del tempo e prendiamo la semplice decisione di indossare gli occhiali da sole o prendere l'ombrello: stiamo infatti usando informazioni basate su complessi modelli matematici ricavati da motori analitici a livello aziendale. Questi assumono significato elaborando enormi quantità di dati periferici generati da sensori. Solo in ambito aziendale, tale utilizzo più efficace dei processi di data mining sta già producendo effetti a catena: ad esempio è emersa l'esigenza di soluzioni e servizi per l'archiviazione di big data, e non solo di prodotti di business intelligence e analisi dei dati.

Nella nuova fase, è necessario per il canale accedere al nuovo livello dell'Internet of Things, cosa che richiede una tempestiva esplorazione, un'analisi e un'azione attorno ai dati dell'IoT. Il mercato del software di analisi si svilupperà ulteriormente. Che sia 'predittiva' o 'riflessiva', l'analisi dovrà essere ottimizzata per adeguarsi ai flussi di dati, quasi in tempo reale, e per garantire informazioni accurate, integrate e facilmente interpretabili.

Inoltre, come si legge regolarmente nei titoli di giornale, l'esigenza di proteggere la privacy e le informazioni, garantendo al tempo stesso la conformità alle normative applicabili nella regione EMEA, sta assumendo un'importanza fondamentale. Software e servizi di sicurezza sono già molto richiesti per gestire il trasferimento e l'analisi dei dati senza incorrere nel rischio di una fuga di informazioni. I dati ricavati attraverso risposte automatizzate generate da sensori remoti richiedono un livello di sicurezza più avanzato. Anche l'ubicazione delle informazioni contribuisce alla complessità della sicurezza. Ad esempio, la trasmissione di dati in remoto da una piattaforma petrolifera nel Mare del Nord richiede l'archiviazione cloud sicura, in grado di gestire milioni di piccoli pacchetti di dati in modo sicuro da diversi dispositivi e posizioni. La mobilità aggiunge un'altra dimensione, con la necessità del monitoraggio e della gestione delle risorse, nonché della trasmissione sicura dei dati su reti pubbliche. Questa tendenza alla mobilità mette ancora una volta in evidenza il problema della sicurezza, in quanto le imprese dovranno essere in grado di identificare in remoto eventuali guasti dei sensori per proteggersi dalla manomissione degli stessi, attraverso cui gli hacker falsificano i dati. Questa esigenza del mercato amplia l'ambito di implementazione di soluzioni e servizi di gestione degli accessi per verificare le fonti delle informazioni. Tutti questi esempi aiutano a fornire un quadro della nuova fase dell'IoT in termini di requisiti di sicurezza. Ciò apre la strada a un nuovo livello di opportunità offerte dall'IoT per il canale.

Morale? Non pensate all'IoT semplicemente come a un futuro dalle possibilità ristrette, in cui la macchina del caffè è collegata alla sveglia e il cellulare è collegato al contatore intelligente di casa vostra. È molto più di questo, e finora abbiamo assistito solo all'inizio. Le soluzioni periferiche già implementate per la sicurezza, la conformità e la gestione delle strutture hanno creato la prima fase dell'opportunità dell'IoT. La possibilità di collegare i sistemi aziendali 'periferici' per consentire la manutenzione automatizzata, ad esempio, potrebbe essere la prima a realizzare un effettivo valore commerciale. Per il prossimo livello, tuttavia, le vere opportunità di crescita saranno rappresentate dalle soluzioni hardware e software per l'IoT incentrate sulle organizzazioni del settore manifatturiero, dei trasporti, dello stoccaggio e dell'informazione.